Home Paesi Italia Metodologia Fase 4: Valutazione Secondo questionario per dipendenti e ristoranti (2010) In Italia

In Italia

Risultati del questionario per i dipendenti

Al secondo questionario hanno risposto 760 dipendenti con una maggiore partecipazione di persone oltre i 50 anni e di donne rispetto al primo sondaggio. La maggioranza degli intervistati ha affermato di mangiare in modo piuttosto sano (64%).
A differenza dei risultati del 2009, l’83,4% degli intervistati dava all’alimentazione equilibrata il significato di “varietà di alimenti in quantità moderata e in un ambiente piacevole”. Bassi contenuti di calorie, grassi, sale e zucchero sono stati ancora una volta scelti solo da una piccola minoranza.
Rispetto al questionario del 2009, in questo campione c’è stata una percentuale minore (32%) di intervistati che erano a conoscenza di un programma per promuovere l’alimentazione sana o bilanciata, e la maggior parte delle informazioni è risultata provenire dall’industria alimentare.
Il 15% degli intervistati aveva visto il logo FOOD. Di questi, solo il 3% degli intervistati (22 persone) ha dichiarato di conoscere il contenuto del programma, di cui il sito web è risultata la principale fonte di informazioni. Tenendo conto del brevissimo lasso di tempo in cui sono state prodotte le azioni e le comunicazioni per questo gruppo target, tali cifre sono state incoraggianti e accolte favorevolmente dagli esperti nazionali.
La maggioranza (oltre il 65%) degli intervistati ha riferito di fare una pausa pranzo ogni giorno (o quasi ogni giorno) durante la settimana lavorativa. Analogamente ai risultati del 2009, quanti non pranzano in un ristorante mangiano a casa o si portano il pranzo da casa. Per chi sceglie di non mangiare fuori, le ragioni principali sono state: preferenza per il cibo casalingo, mancanza di tempo e qualità nutrizionale inferiore del cibo dei ristoranti.
I primi cinque fattori di importanza per gli intervistati nella scelta del ristorante sono stati: velocità del servizio, convenienza, qualità nutrizionale del cibo, ambiente piacevole e varietà del menu. La vicinanza al luogo di lavoro, al terzo posto nei risultati consolidati dei sei Paesi, è stato solo il settimo fattore scelto dai dipendenti italiani. Questo dato è diverso dai risultati del 2009, dove la vicinanza era stata il fattore principale per la scelta del posto in cui pranzare.
Oltre alla velocità del servizio e alla convenienza, i dipendenti italiani continuano a porre l’accento sulle questioni relative all’alimentazione sana.

Risultati del questionario per i ristoranti

Al secondo questionario ha partecipato un numero minore di ristoranti, 52 rispetto ai 72 del 2009. Circa il 40% di essi è a gestione indipendente. Quasi il 65% di questi ristoranti propone un “piatto del giorno” e oltre il 60% offre un menu fisso a pranzo.
Il 75% degli intervistati ha mostrato interesse all’alimentazione sana o bilanciata, ma pochi erano a conoscenza di programmi nutrizionali esistenti. Oltre il 70% degli intervistati era interessato ad approfondire l’argomento. Il 23% ha valutato sufficiente la propria conoscenza e solo il 4% si è dichiarato non interessato. Questi risultati indicano che i proprietari di ristoranti sono disposti ad approfondire la conoscenza dell’alimentazione sana e che continuano a rappresentare un buon gruppo target per gli interventi del progetto.
La mancanza di tempo e di budget sono i motivi scelti con maggiore frequenza che impediscono di offrire pasti equilibrati. Tali risultati forniscono una chiara indicazione che è necessario promuovere la collaborazione con i ristoranti, per educarli a metodi di cucina più sani e che non siano più costosi o dispendiosi in termini di tempo. Questo dato è in linea con la risposta secondo cui le sessioni di formazione brevi e gratuite e gli opuscoli sono il materiale più gradito per le informazioni nutrizionali.
Negli ultimi 12 mesi, metà degli intervistati ha apportato alcune modifiche sulla base delle raccomandazioni nutrizionali, si è preparata ad apportare modifiche o sta prendendo in considerazione di apportare tali modifiche. I ristoranti al momento hanno un atteggiamento positivo nei confronti delle raccomandazioni nutrizionali. Ad eccezione di un incremento della domanda di porzioni con diverse dimensioni, i proprietari di ristoranti non hanno osservato variazioni nella domanda di alimenti più sani da parte dei clienti.

Nonostante la difficoltà nel confrontare il sondaggio del 2009 al successivo, da entrambi emergono alcuni temi comuni. L’alimentazione sana ha continuato a essere importante per entrambi i gruppi target. I dipendenti hanno ritenuto piuttosto sane le proprie abitudini alimentari, spesso scegliendo il posto in cui pranzare sulla base della qualità nutrizionale del cibo offerto, e tre quarti dei ristoratori sono risultati interessati alle questioni relative all’alimentazione equilibrata. Entrambi i gruppi di riferimento erano inoltre interessati ad approfondire l’argomento.
In questo secondo sondaggio, sia i dipendenti che i ristoranti continuavano per lo più a non essere a conoscenza di programmi nutrizionali nazionali e del fatto che non ve ne sia uno; il progetto FOOD ha un ruolo importante da giocare nell’educare questi gruppi target sul tema dell’alimentazione e della nutrizione.